Firenze, per fare musica dal vivo, adesso basta una sola autocertificazione
Dal sito del Comune di Firenze
Creare musica, produrla, organizzare l’ascolto non è solo una delle risorse principali della cultura del nostro Paese ma è anche una formidabile filiera produttiva e commerciale che da lavoro a migliaia di persone (ancora oggi nonostante la grande crisi della discografia).
Dopo la petizione promossa da Sefano Boeri nel 2013 (#piumusicalive che aveva raccolto oltre 40.000 firme) sulla semplificazione delle procedure sulla Musica dal Vivo, poi divenuta norma nel novembre 2013 grazie all’inserimento nel decreto cultura Bray che ha introdotto la possibilità di realizzare eventi musicali entro le ore 24 per un massimo di 200 spettatori, ora la semplificazione amministrativa diventa realtà a Firenze.
Sarà, infatti, Firenze la capitale italiana della musica dal vivo, la prima tra le città italiane, a dare effettiva applicazione alla norma legislativa contenuta nel decreto cultura del novembre 2013. Grazie all’impegno del Sindaco Dario Nardella e di tutta l’amministrazione comunale, Firenze è la prima città italiana a combattere le interminabili procedure burocratiche che devono essere affrontate da chiunque voglia fare della Musica dal Vivo, un sistema che negli ultimi 5 anni ha portato alla chiusura di circa 5.000 locali schiacciati dai costi e degli adempimenti amministrativo-burocratici.
“Facilitare la musica d’autore e dal vivo significa offrire cultura e intrattenimento ma anche moltiplicare le occasioni di lavoro per chi, i giovani soprattutto, produce, compone, esegue, ospita e comunica musica in Italia – ha detto il Sindaco di Firenze Dario Nardella nel corso del tavolo di lavoro – e sono felice che sia Firenze a rendere reale il sogno di migliaia di giovani musicisti che vedranno moltiplicarsi le possibilità di esprimere il loro talento; sono sicuro che molte altre città seguiranno l’esempio di Firenze. Dal prossimo mese applicheremo, per primi in Italia, la nuova norma sull’autocertificazione degli eventi di musica e altri eventi artistici al di sotto di 200 persone che si svolgono entro le 24h del giorno di inizio. Con questa semplificazione si potranno stimolare nuovi eventi e nuova produzione musicale. Da gennaio 2015 il modulo sarà anche on line sul portale del Suap, lo sportello unico delle attività produttive, così da poter evitare anche il documento cartaceo”.
Da oggi (con effettiva attuazione nei prossimi 15 gg) a Firenze, sarà dunque possibile organizzare concerti/appuntamenti di musica dal vivo ovunque (entro le ore 24H e con meno di 200 spettatori) con una semplice autocertificazione (da gennaio 2015 realizzabile anche on-line).
Il precedente europeo al quale la “Legge Boeri” si era ispirata e che ora diventa realtà anche in Italia è il Live Music Act inglese che nel Regno Unito ha portato alla nascita di 25mila nuove imprese culturali in pochi anni creando migliaia di nuovi posti di lavoro (tra le quali migliaia di nuovi locali dedicati alla musica d’autore suonata dal vivo). Soddisfatto Stefano Boeri: “Ho creduto in questo progetto fin dall’inizio, la scelta del Sindaco Nardella di dare attuazione alla norma a Firenze è un segnale positivo per tutto il Paese, la musica dal vivo e tutti i suoi protagonisti oggi hanno sicuramente un’opportunità in più”.
La decisione presa a Firenze è stata annunciata oggi nel corso di un “pensatoio” sulla musica organizzato a Palazzo Vecchio, cui il Sindaco Nardella ha invitato – oltre a Boeri promotore dell’iniziativa nel suo ruolo di consigliere del Sindaco per i grandi eventi – oltre 40 protagonisti del panorama musicale italiano (associazioni, gruppi, compositori, produttori, organizzatori di concerti, gestori di locali, discografici ecc), artisti comeManuel Agnelli degli Afterhours (sua è la campagna “hai paura del buio?”), produttori come Mara Maionchi e Claudio Fabi, rappresentanti della Siae e di molte delle principali case discografiche insieme a diversi parlamentari (On. Veronica Tentori e On. Roberto Rampi) che da sempre hanno avuto a cuore la causa della musica. (s.spa.)
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